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CHISSENEFREGA DELLE PALME: IL VERO SCEMPIO È PIAZZA DUOMO DESERTA DI SERA

Chissenefrega delle palme. Sono fuori contesto e sono secondo molti anche brutte da vedere. Sono un’iniziativa grottesca di un Comune da sei anni in mano a un salotto di radical chic che pensano che Milano sia la casa delle feste de La Grande Bellezza, da far arredare a piacimento all’archistar con la erre moscia conosciuta durante il trenino della sera prima.

Ma non sono le palme il problema di Milano e nemmeno il problema di Piazza Duomo. Il problema di Piazza Duomo è che un luogo così simbolico, così bello, così famoso e così centrale di una delle città più vive dinamiche frequentate e visitate d’Europa sia ridotto a essere un semplice e banale luogo di passaggio nei pomeriggi di shopping. E di sera, quando i negozi abbassano le serrande, diventa uno dei luoghi più deserti e desolati di Milano. Sì, Piazza Duomo.

Ecco la battaglia che il centrodestra milanese deve fare: obbligare Beppe Sala a far diventare questa piazza da centro commerciale a luogo di aggregazione. E’ questa la valorizzazione identitaria da contrapporre alle palme della sinistra, dare ai milanesi la possibilità di introdurre Piazza Duomo un luogo della propria quotidianità, non solo da attraversare ma dove si possa sostare. E una piazza per essere davvero vissuta ha bisogno innanzitutto di panchine dove ci si possa sedere e chiacchierare; e magari di dehors di bar con tavolini dove ci si possa sorseggiare un caffè ammirando le meraviglie gotiche della cattedrale.

Questa è valorizzazione ed è questo che si trova in ogni piazza che si rispetti delle città che andiamo in giro a visitare. Ed è questo dunque che anche Milano e Piazza Duomo si meritano. Palme o non palme.

Vincenzo Sofo (da Affaritaliani.it)

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