Mobilità e buon senso: evitiamo disastri come il quartiere Tortona Solari
- vincenzosofo
- 13 mag 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Dopo il disastro che ha combinato nel quartiere Tortona Solari, l’Assessore Pierfrancesco Maran invece che candidato andrebbe più che altro esiliato.
I residenti della Zona 6 ne hanno conosciuto per la prima volta il genio a inizio mandato, quando fece fare una pista pedonale disegnata in mezzo alla strada (ebbene sì) in quel di via Inganni: scelta talmente saggia che pochi giorni dopo fu costretto ad eliminarla a seguito di una petizione per gli evidentissimi problemi di sicurezza e viabilità che causava a ciclisti e automobilisti. Si pensava che avesse toccato il fondo, e invece no.
La rivoluzione della mobilità in via Stendhal è un capolavoro di amministrazione scellerata che resterà nella storia di Milano. un’azione che partiva dalla richiesta di maggiore vivibilità del quartiere da parte dei residenti si è trasformata in un massacro urbanistico. La pista ciclabile da risorsa positiva per la mobilità di un quartiere è stata tramutata in ostacolo, realizzandola a discapito della carreggiata (dimezzata) invece che del marciapiedi (molto ampio); i posti auto sono stati ridotti di circa il 25%; e una normalissima strada come via Stendhal è stata trasformata in una serie di sensi unici alternati senza alcun senso.
Risultati: Riduzione del traffico? Ci si mette il doppio ad attraversare il quartiere.
Problema parcheggi? Aumentato esponenzialmente. Riduzione dello smog? Essendo necessario il doppio del tempo per attraversare e parcheggiare, facile intuire che lo smog aumenti. Creazione di una provvidenziale pista ciclabile? I lavori hanno ridotto il numero di posti auto in una zona già colpita pesantemente dai lavori della M4 e dunque i residenti – non avendo altra soluzione – sono costretti a parcheggiare sul marciapiede. E così la tanto voluta pista ciclabile si ritrova incastrata tra due file di auto, venendo poco usata dai ciclisti e rendendo difficoltosa la sosta per carico e scarico per gli esercizi commerciali.
Alcuni video girati da un comitato spontaneo di quartiere: https://www.facebook.com/qts30/videos
In Zona 6, all’approvazione dei lavori, la maggioranza di centro-sinistra è stata sorda alle le proteste e le controproposte mie, di altri consiglieri e dei cittadini. Ho però intenzione di portare la questione in Comune, proponendo da subito il ritorno al doppio senso in via Stendhal e successivamente intervenendo con una modifica più ampia del disastro urbanistico compiuto da Maran.
Per favorire una mobilità sostenibile a Milano è necessario prima degli interventi: applicare buon senso, interpellare gli abitanti – i maggiori esperti di viabilità della propria zona – ed evitare inutile spreco di spazio pubblico.

E’ necessario inoltre agevolare la mobilità alternativa agli automezzi nelle periferie, con il doppio vantaggio di agevolare chi abita lontano dal centro e diminuire il numero di mezzi in circolazione. In che modo? – estendere il bike sharing anche alle periferie, renderlo funzionante anche di notte, – abbassare le tariffe dei taxi, – favorire la diffusione del car sharing tramite accordi specifici con le società fornitrici del servizio (al momento infatti alcuni hanno scelto di far pagare un sovrapprezzo se a fine noleggio si lascia l’auto in periferia, con conseguenze negative per queste zone), – potenziare i mezzi pubblici (oggi alcune linee che vanno in periferia risultano nei fatti depotenziate e registrano ritardi aumentati rispetto agli anni scorsi) incrementando il servizio notturno.
Comentários