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DAI PAPA FRANCESCO, ALLEATI A SALVINI

Dai Papa Francesco, alleati a Salvini. Te lo chiede l’Europa. Ben inteso, non l’Unione Europea… l’Europa proprio, come terra e come popolo.

E’ vero che i due nell’ultimo periodo si sono un po’ scannati e, tendenzialmente, se ami uno ti vien da odiare l’altro. Eppure messi accanto potrebbero regalar soddisfazione. Sembra assurdo, con due linguaggi e due pubblici così differenti. Eppure le dichiarazioni di Salvini di oggi dimostrano come – al di là della comunicazione – il punto di contatto ci sia:

“Accogliere chi scappa dalla guerra? Sì subito, anche a casa mia ma verifichiamo quali sono i Paesi dove sono in atto conflitti. Ospiterei un profugo nel mio appartamento, anche se ho un bilocale”

Che la Chiesa predichi l’accoglienza e l’aiuto al più debole, è normale. Anche perchè, dal punto di vista ideale, si tratta di concetto inconfutabili. Ma poi ci sono la realtà, le risorse limitate, i problemi economici e sociali. Politicamente parlando, il tema migranti deve essere affrontato dal punto di vista della difesa dei popoli, della loro identità del loro futuro e del loro diritto all’autodeterminazione. Autodeterminazione compromessa in molti casi dal colonialismo occidentale che destabilizza distrugge depreda e sfrutta i paesi esterni per strozzare di concorrenza le stesse popolazioni occidentali. Abbassamento del costo del lavoro, tanto per dirne una. In questo l’attenzione al Terzo Mondo del Papa e l’invocazione di “aiuto a casa loro” di Salvini, sono due posizioni condivisibili e compatibili.

Difendere tutte le popolazioni, questo è il punto. Italiani, europei e migranti. Ossia, difendere i deboli dal tentativo di essere spremuti. A livello politico, In Italia l’unica forza a difendere questo princìpio è la Lega, pur con un linguaggio talvolta brutale e istintivo. A livello di opinione, l’unica forza ad avere questo concetto come valore portante è la Chiesa, pur con un linguaggio talvolta troppo buonista.

Entrambe devono riuscire a compiere uno sforzo: una di non cadere nel tranello, tanto caro ai media, della lotta al migrante invece che al motivo per cui migra; l’altra di non cadere nel tranello, sempre caro ai media, di farsi piegare dal pensiero unico. Sul tema immigrazione così come su quello altrettanto fondamentale della Famiglia, dove l’opinione pubblica inserisce il gay nella casella del migrante per ricreare il siparietto del: Umano VS Bestia.

La verità è che è in atto un’opera di distruzione della società, intesa come distruzione di ogni elemento che storicamente ha tenuto unite le genti di uno stesso territorio dando loro un’identità e un comune sentire. Cose che rendono le persone più forti e resistenti perchè sanno di non essere sole ma di essere parte di una comunità. Disgregando tutto, le persone restano abbandonate a se stesse, fragili e impotenti davanti a ogni imposizione proveniente dall’alto. C’è una parte di popolo che non se ne è accorta, un’altra parte che lo ha capito ma è in cerca di qualcuno che la aiuti a reagire.  Motivo per cui, la Lega e la Chiesa non possono permettersi di litigare ma devono mettersi a collaborare.

Con la nostra benedizione.

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