L’ultima di Bossi è che Salvini sia destinato al fallimento perchè “se prende voti al Sud, li perde al Nord e viceversa…” e ribadisce che “bisogna pensare innanzitutto alla Padania…”.
Bossi, acutissimo animale politico fino al momento della malattia, pare non aver colto il fenomeno politico-sociale intervenuto nel panorama storico odierno: la difesa della Padania poteva avere senso in una fase nella quale esisteva una Questione Meridionale, ovvero un dualismo tra il Nord ricco e autosufficiente e il Sud povero e assistenzialista. E aveva senso in un contesto nel quale il governo nazionale (“Roma ladrona”) aveva un potere decisionale.
Oggi, non c’è più una Questione Meridionale perchè a esser povera è tutta la Penisola. Lavoratori e piccoli imprenditori si suicidano da Trieste in giù, anzi paradossalmente sono messi meglio al Sud, dove con espedienti abilità e astuzie sono riusciti a non farsi fregare troppo dalle istituzioni. E non c’è neanche più un governo ladro con cui prendersela, poichè l’Unione Europea ha impiccato la sovranità nazionale e ormai quasi l’80% delle decisioni del nostro Parlamento sono la ricezione di diktat europei.
Oggi, dunque, Nord contro Sud è una inutile guerra tra poveri. La vera sfida è tendere la mano a quelle forze sane che (grazie a Dio) nonostante tutto anche in Meridione vogliono rimboccarsi le maniche. Né bisogna commettere l’errore di cadere nella propaganda pseudonazionalista, perchè la verità è che nazionalisti gli italiani non sono. Se non in termini di una confederazione di identità locali, come la storia della nostra Penisola insegna.
Come spiegai un po’ di tempo addietro (in periodi non sospetti), quello che Bossi non ha capito è che non c’è leghista più leghista di un terrone. E Salvini, da animale politico degno erede del Senatùr, lo sta capendo.
Parola di diversamente padano.
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