Tra il 2016 e il 2018, gli ITALIANI EMIGRATI in un altro Paese europeo sono cresciuti del 14,3%, passando da 1 milione e 435mila a 1 MILIONE E 640MILA. Peggio di noi solo RUMENI e POLACCHI. Ma per la sinistra l’Italia è un paese prosperoso che può permettersi di accogliere centinaia di migliaia di immigrati all’anno.
Sempre più italiani emigrano all’estero, soprattutto in un altro Paese dell’Unione europea. E in quanto a movimenti ‘intra-Ue’ siamo dietro solo a romeni e polacchi per numeri assoluti. Lo rileva la fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) sulla base dei dati Eurostat.Tra il 2016 e il 2018, i nostri concittadini che hanno scelto di vivere in altro Paese europeo sono cresciuti del 14,3%, passando da 1 milione e 435mila a 1 milione e 640mila residenti in Ue. Come dicevamo, siamo il terzo gruppo di cittadini europei che vive in un altro Stato membro, dopo i rumeni e i polacchi.
La principale destinazione è la Germania, che accoglieva a inizio 2018 oltre mezzo milione di italiani (578mila), più di un terzo di tutti gli italiani in Europa. Il Regno Unito, che in termini assoluti è stato scelto da oltre 300mila italiani, registra in termini relativi un incremento significativo nell’ultimo anno (+26%). Il terzo Paese europeo per numero di italiani residenti è la Spagna (221mila). Al quarto posto la Francia con oltre 200mila italiani, che però rispetto al 2017 ‘perde’ 2.137 italiani residenti.
È in Portogallo che si registra il più alto incremento di italiani, più che raddoppiati in due anni, che da 6mila sono diventati 13mila. Se si considerano anche i Paesi Efta (European Free Trade Association – associazione europea di libero scambio), la Svizzera si conferma una ‘storica’ meta italiana: nella Confederazione elvetica da tre anni mediamente sono oltre 300mila i concittadini residenti.
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