È impietoso il quadro fotografato dall’Istat sul livello d’istruzione in Italia, soprattutto se paragonato agli altri Paesi d’Europa. l’Italia è agli ultimi posti. In base ai dati raccolti risulta che i possessori di un titolo di studio terziario, in Europa sono il 33,2% mentre in Italia solo il 19,6% e anche all’interno della nostra Penisola è ampio il divario tra Nord e Sud. Troppo ampio. L’istruzione è fondamentale per valutare le potenzialità di un Paese, anche perché attraverso la scuola si educa la potenziale futura classe dirigente. Che futuro possiamo avere come Stato se all’interno dei nostri stessi confini abbiamo divari apparentemente incolmabili? Come possiamo costruire una nuova Europa se tra noi e gli altri Paesi dell’Unione esiste una differenza scolastica così ampia? Mai come ora abbiamo bisogno di ridare sviluppo ad una delle fondamenta dello Stato. Investire sulla scuola significa investire sul futuro dei nostri figli. Non possiamo tergiversare ulteriormente.
vincenzosofo
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