Ieri la Commissione ha presentato la propria strategia di sostegno alle lobby LGBT, annunciando: nuovi finanziamenti europei a Ong e associazioni che promuovono queste rivendicazioni; l’aumento della lista UE di quelli che saranno considerati crimini contro gli lgbt; la promozione di politiche attive per aumentare la presenza lgbt nel mondo del lavoro e della società civile (politica, amministrazione pubblica, ecc.); l’attivazione del riconoscimento in tutti gli Stati membri dei matrimoni omosessuali. Oggi il Parlamento ci ha sottoposto una risoluzione che, con la scusa del Covid, chiede maggiore disponibilità da parte degli Stati agli sbarchi e all’accoglienza dei migranti nonché politiche più favorevoli all’aborto. Se questa non è una chiara linea d’imposizione del pensiero unico non so cosa possano fare d’altro per renderci evidenti l’intenzioni della UE. Contro questa politica bisogna opporsi, perché non possiamo sottometterci supinamente ai diktat del pensiero globalista internazionale. Stanno attaccando le nostre radici e le nostre identità. Non bisogna cedere al ricatto.
vincenzosofo
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