L’imbarazzante inerzia dell’UE ha permesso a Erdogan, con l’accordo di pace tra tra Armenia e Azerbaijan, di raggiungere un importantissimo obiettivo geopolitico nell’ottica del suo progetto neo-ottomano: conquistare la fetta di territorio caucasico necessaria per togliere la barriera armena tra territorio turco e azero e arrivare così ad avere accesso diretto ai tre mari: Mar Mediterraneo, Mar Nero e Mar Caspio. Ponendo le basi del grande progetto turco Patria Blu. Questa pace infatti è praticamente una resa dell’Armenia, non tramutata in sconfitta totale solo grazie all’intervento (anch’esso tardivo) di Putin che ha evitato agli azeri di riconquistare tutti i territori contesi lasciando agli armeni la possibilità di mantenere la propria presenza su aree residuali del Nagorno Karabath. Ma il vero cuore di questo accordo é la cessione da parte dell’Armenia di una porzione di suo territorio confinante con l’Iran e che diventerà il corridoio di collegamento diretto tra Turchia e Azerbaijan. Ecco perché Erdogan ora esulta, dimostrando elevate abilità geopolitiche. Mentre la UE dorme, dimostrandosi assolutamente incapace di fare l’unica cosa per la quale avrebbe senso questa organizzazione: la politica estera.
vincenzosofo
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