La Von Der Leyen dica chiaramente se vuole vincolare l’uso dei fondi del Recovery Fund da parte degli Stati all’attuazione di politiche pro immigrazione e Lgbt. Stamattina infatti al Parlamento Europeo ha manifestato l’intenzione della Commissione di improntare l’azione della Commissione sulla sorveglianza dello “stato di diritto” negli Stati membri e sull’incentivazione di questi ultimi all’adozione di politiche orientate in favore dell’immigrazione, del multiculturalismo, e delle rivendicazioni Lgbtq+.
Ecco perché ho presentato subito un’interrogazione alla Commissione per chiedere di specificare quanto e quale sia il peso di queste indicazioni nel processo decisionale che porterà all’erogazione o meno di fondi europei agli Stati membri perchè deve essere chiaro a questi ultimi a che cosa vanno incontro prima di formalizzare la richiesta di partecipazione al piano di rilancio Next Generation EU.
Il cosiddetto Recovery Fund non può essere usato come arma per imporre con il ricatto ai territori l’ideologia del politicamente corretto Made in UE.
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